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Consultinvest

Ivan Goretti
giovedì 29 ottobre 2015
Dal 1 Gennaio 2016 cosa succederà per le Banche in difficoltà
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Dal 1 Gennaio 2016 cosa succederà per le Banche in difficoltà

A partire dal 1 Gennaio 2016 , anche in italia sarà applicata la direttiva Brrd ( bank recovery and resolution directive).
E’ la direttiva europea del cosiddetto bail-in che cambia radicalmente il paradigma del correntista bancario che, in caso di difficoltà finanziarie dell’ istituto, può diventare compartecipe delle perdite.

Prima di questa direttiva la prassi ha portato ad utilizzare il meccanismo del bail-out. in caso di salvataggio di una banca sono intervenuti gli Stati e quindi indirettamente tutti i contribuenti , che hanno pagato attraverso l’ aumento delle tasse il surplus di deficit necessario per salvare l’ Istituto.

Questo ha contribuito , ad esempio, a far aumentare tra il 2008 e il 2012 il debito/pil dell’ Eurozona oltre l’ 80%…!!
Adesso l’ Eurozona , tramite la nuova direttiva , intende cambiare modus operandi: se una o più banche sono in difficoltà non sono gli Stati a doverle salvare e quindi in via indiretta tutti i contribuenti con l’aumento della pressione fiscale, ma direttamente chi ha un rapporto con quell’ istituto e cioè azionisti , obbligazionisti e correntisti.
E’ bene precisare che i correntisti non saranno i primi ad essere toccati per l’eventuale piano di salvataggio dell ‘Istituto.
In prima linea ci saranno gli azionisti, cioè coloro che hanno comprato le azioni della banca e le detengono in portafoglio. Poi verranno coloro che hanno in portafoglio obbligazioni emesse dallo stesso Istituto con una distinzione: vengono prima i possessori di obbligazioni subordinate, categoria più rischiosa, poi i possessori delle obbligazioni senior , sempre della banca in difficoltà.

Se questi interventi non dovessero bastare, solo allora di dovrà intervenire sulla liquidità disponibile in conto corrente, per la parte che eccede i 100.000 €.
Infatti fino 100.000 € c’è la garanzia del fondo di tutela dei depositi interbancari che però è supportato dalle stesse banche….!!

Un altra importante precisazione: i titoli finanziari e i prodotti di investimento non emessi dalle banche in difficoltà ma tenuti in custodia nella stessa banca non rientrano chiaramente nel piano di salvataggio e non verranno toccati.

Rimango a disposizione per ogni chiarimento ed aggiornamento.

un cordiale saluto

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Ivan Goretti
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